Il discorso in Consiglio comunale del sindaco, Luciano Porro, sul Bilancio 2011
Articolo in: - Comunicati
Saronno
Comune di Saronno 07/04/2011
[...] Proponiamo attraverso le scelte di questo Bilancio di previsione un progetto per il cambiamento di questa città, per la sua crescita, anche rispetto a tutto il comprensorio saronnese nei confronti del quale dobbiamo condividere scelte comuni, coinvolgendo tutte le Amministrazioni comunali nell'interesse generale, affrontando tematiche basilari quali la mobilità e le infrastrutture
Crisi internazionale.
Purtroppo viviamo in una situazione internazionale di profonda e gravissima crisi, senz'altro economica, sociale, politica, ambientale, culturale, ma ancor prima di tutto valoriale.
Assistiamo a scenari straordinariamente pericolosi e complicati. Da una parte gli sconvolgimenti ambientali legati a inondazioni o ai terremoti, che nel recente passato hanno coinvolto anche il nostro Paese, come dimenticare l'Abruzzo?, i recentissimi incidenti nucleari in terra e mare giapponese, con fasce intere di popolazioni coinvolte e in pericolo, con migliaia di persone che hanno perso la loro vita e altre che rischiano per la propria salute. Dall'altra le terribili immagini che ci giungono dai teatri di rivolta o di guerra in molti angoli del nostro pianeta, anche a noi vicini, le ribellioni e le repressioni sanguinarie delle popolazioni del nord Africa e le ondate di disperati che attraversano il mare diretti verso le nostre coste e quindi verso il nostro Paese..
Ci sentiamo disarmati, inadeguati, spesso lasciati soli. La comunità delle Nazioni Unite e l’Unione Europea stanno faticando non poco ad intraprendere azioni politiche comuni, determinate, chiare, che possano scongiurare scenari peggiori, ricordiamoci che ogni guerra è la sconfitta della politica. Domandiamoci cosa sia possibile fare perchè la nostra Italia possa contare nelle decisioni internazionali, portando un proprio contributo teso alla pace e alla difesa delle popolazioni oppresse da regimi dittatoriali e sanguinari. Domandiamoci allora cosa ciascuno di noi possa, e noi tutti insieme cosa possiamo fare, in tutto questo scenario confuso, tribolato, di cui non si vedono né la fine né le speranze di un futuro meno angosciante.
Perchè faccio riferimento a questi tristi scenari internazionali? Perchè prima di tutto come esseri umani ma poi anche come politici o amministratori non possiamo fare a meno di sentirci coinvolti e chiamati in causa. Anche qui nella nostra piccola città di Saronno siamo coinvolti, ne subiamo e ne subiremo le conseguenze. Già da qualche anno si stanno ripercuotendo su ciascun Comune, piccolo o grande che sia, le scelte economiche o politiche dei governi centrali, delle comunità internazionali o di quelle europee. Nonostante il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri abbia continuato a ripetere che in Italia la crisi non c’è mai stata, anzi sì c’è ma non come altrove, o forse se c’è stata ce la siamo lasciata alle spalle…
E noi qui in Italia a festeggiare i 150 anni dell'unità nazionale in uno stato di profondissima crisi , sia dal punto di vista morale, con la volgarità che ormai pervade il dibattito politico, sia di quello materiale con le continue emergenze ambientali, il crollo di alcuni tra i nostri siti archeologici più importanti, l’emergenza idrogeologica che unisce ormai il nord e il sud con le alluvioni, le frane, ecc. Ma noi vogliamo continuare a voler bene all'Italia, perchè mai come in questo periodo, caratterizzato da una grave incertezza istituzionale,
ci sembra doveroso lanciare un segnale d'affetto nei confronti dell'Italia. Occorre evitare le continue polemiche, fini a se stesse e mai costruttive, capaci solamente di avvelenare il clima politico e i rapporti tra le persone.
La crisi che attanaglia il nostro Paese arriva da lontano, deriva da troppi anni di appiattimento culturale, dalla progressiva assuefazione all'illecito che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni della nostra storia, seguiti allo scandalo di Tangentopoli. Siamo un Paese con enormi potenzialità, avremmo potuto fronteggiare la sfida della globalizzazione dall'alto di competenze tra le più avanzate al mondo. Invece ci ritroviamo in una condizione frustrante, specialmente per i giovani, con l'economia che soffre per mancanza d'innovazione e con tanti, troppi sistemi di potere che vincolano le risorse migliori.
Bilanci Comunali
Lo dicono tutti. Per tutti gli enti locali, per tutte le Amministrazioni Comunali, sarà un bilancio di previsione 2011 molto difficile. Dovranno essere fatte molte scelte, senza dimenticare mai però che non sono tempi da libri dei sogni e che la coperta è corta. Si può tirarla da che parte si vuole ma si dovrà scegliere, e semplicemente fare quello che si era sempre fatto non sarà possibile. Abituiamoci quindi a ragionare come componenti di una “famiglia”, quella saronnese, nella quale, come avviene in tutte le famiglie quando i soldi cominciano a venir meno, ci si dà le priorità e a mò di lista della spesa si comincia a dire “questo sì, questo no" e via di seguito, condividendolo con i componenti del gruppo. E’ chiaro che un bilancio come quello di un Comune è una cosa diversa da quelli famigliari. E che le scelte si pesano anche e non si può solo contare. Dico però che in tempi di crisi, questa operazione di condivisione, non può essere solo istituzionale o di facciata ma va perseguita con assoluta onestà intellettuale, senza retropensieri demagogici, con convinzione e rigore. Non c’è un unico intervento risolutore. Ma la direzione di marcia e la scelta della massima condivisione possibile, nel rispetto dei ruoli, per tenere insieme le questioni particolari e quelle generali, sono i pilastri per modi nuovi di condivisione del bilancio comunale di un territorio, come quelli dei quali avremo bisogno, nei tempi durissimi che attendono le finanze comunali, anche a Saronno.
Per questo abbiamo già avviato recentemente una concreta collaborazione con gli imprenditori locali per poter finanziare progetti per il sociale che altrimenti faticheremmo a proporre o a sviluppare. Così come sarà necessario continuare ad intercettare il maggior numero di bandi che verranno proposti dagli Enti superiori o come quello della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus nell’ambito del vasto progetto “Fondazioni Comunitarie” promosso dalla Fondazione Cariplo.
Cito ora le parole di un Sindaco di un Comune lombardo.
“I comuni lombardi sono in coma: prestazioni basilari a rischio"
"Saremo messi nelle condizioni di non poter dare le risposte
nemmeno alle domande più basilari dei nostri cittadini. Va rivisto il patto di stabilità sempre più inaccettabile perché impedisce, anche a chi ha qualche risorsa da spendere, di poterlo fare. Inoltre i Comuni, che sono sempre stati la parte della pubblica amministrazione che ha più investito, stanno riducendo la loro capacità di farlo: questo si ripercuote sulla qualità della vita dei nostri cittadini. Per questo chiediamo la revisione del patto di stabilità che presenta troppe storture. Chiediamo che questa situazione venga rivista"
"I tagli che stanno diventando insostenibili e inaccettabili per le nostre casse. A fronte poi di situazioni che invece ci lasciano perplessi".
"È stato tagliato il fondo sociale di venti milioni in un momento in cui le necessità aumentano a dismisura mentre coi soldi ricavati dallo scudo fiscale sono stati trovati 80 milioni per Roma: una cosa inaccettabile che non può andare avanti. Saremo messi nelle condizioni di non poter dare risposte nemmeno alle domande più basilari dei nostri cittadini... " Sono parole del SINDACO DI VARESE ATTILIO FONTANA (LEGA)
Veniamo dunque al Bilancio del nostro Comune di Saronno.
Tenendo conto dunque delle gravissime condizioni in cui versano i Comuni italiani anche noi abbiamo dovuto necessariamente compiere scelte che riteniamo responsabili, nel rispetto del programma elettorale con cui ci siamo presentati alle scorse elezioni del 28-29 marzo 2010, programma elettorale che è un progetto di città proposto dalle forze politiche del centrosinistra unito, condiviso coi nostri concittadini e da essi premiato. Ma anche tenendo conto delle emergenze in cui ci siamo imbattuti nel corso dell’anno e che hanno richiesto interventi immediati (vedi il crollo delle fognature) e tenendo in debito conto i tagli dei trasferimenti statali o regionali. Verrebbe allora voglia di accusare il Governo di imporre solo e sempre tasse e tagli, che procurano certamente tanti problemi a ciascuno di noi cittadini e agli enti locali in genere, ma che sono imposti dalla necessità di pagare quote del debito pubblico diventato troppo pericoloso dopo il disastro della finanza internazionale. Eppure, a pagare il conto degli errori della finanza internazionale, non sono quelli che hanno beneficiato delle speculazioni finanziarie, come avrebbe dovuto essere, ma è il mondo del lavoro, quindi dei lavoratori, delle piccole e medie imprese e per cui il Comune purtroppo non riesce a fare abbastanza non avendo speciali competenze in materia e potendo destinare allo scopo solo una piccola parte delle limitate risorse di cui dispone. Ecco allora la necessità di ricorrere alla collaborazione con gli sponsor, imprenditori privati, per finanziare progetti dedicati che altrimenti
non sarebbe possibile avviare o mantenere a favore dei singoli, delle famiglie, dei lavoratori, dei più svantaggiati.
Ma cosa vogliamo che sia e che diventi questa nostra Città? Quali relazioni tra le persone, i gruppi, le Associazioni che la abitano e la vivono?
Proponiamo attraverso le scelte di questo Bilancio di previsione un progetto per il cambiamento di questa città, per la sua crescita, anche rispetto a tutto il comprensorio saronnese nei confronti del quale dobbiamo condividere scelte comuni, coinvolgendo tutte le Amministrazioni comunali nell'interesse generale, affrontando tematiche basilari quali la mobilità e le infrastrutture come ad esempio la bretella est TRCO11 di collegamento con Pedemontana, il nostro Ospedale, con i cui amministratori abbiamo avviato una proficua collaborazione, la cultura anche attraverso il Teatro Giuditta Pasta, taluni servizi mediante la Partecipata Saronno Servizi. Crescere nel rispetto dell'ambiente e dei cittadini più deboli, perché riteniamo che prima di tutto vengano le persone, poi le cose, privilegiando alcune priorità nei settori che riteniamo necessitino di maggiore attenzione.
Per esigenze di spazio e di tempo, non volendo e non potendo affrontare tutte le tematiche vedrò di evidenziare in modo particolare quelle che ritengo debbano essere le maggiori attenzioni.
Pertanto prima di tutto attenzione ai servizi alla persona e alle famiglie, vecchie e nuove, agli anziani, ai minori, ai diversamente abili, garantendo il mantenimento dei servizi esistenti nonostante i tagli consistenti decisi dagli Enti superiori (Governo e Regione) e proseguendo con maggiore attenzione all'eliminazione delle barriere architettoniche, previste per legge, ma secondo un progetto innovativo condiviso con le associazioni del settore.
Attenzione alle manutenzioni che consentano di mantenere e migliorare situazioni relative alla sicurezza sulle strade, sui marciapiedi, nelle scuole, negli stabili abitativi di proprietà comunale, nei giardini pubblici e nei parchi, nei centri sportivi, con scelte che vadano nella direzione di migliorare complessivamente la qualità della vita. Manutenzioni anche nel settore delle fognature, al fine di ridurre e impedire guasti e crolli come quelli avvenuti nel recente passato o perdite che potrebbero ulteriormente inquinare le nostre falde acquifere. Attenzione pertanto a tutto il problema dell’acqua, bene comune e diritto umano universale, acqua che deve continuare ad essere gestita in forma pubblica e a disposizione di ciascuno, quindi togliendo la gestione del servizio idrico dal mercato e i profitti dall’acqua.
Più attenzione alla mobilità sostenibile, con interventi che favoriscano l'uso della bicicletta e la riduzione delle automobili circolanti, riconoscendo nel traffico e in particolare in quello di attraversamento una della maggiori cause
di inquinamento, di rumore e di insicurezza lungo le nostre strade. Da qui la necessità di interventi strutturali che migliorino la circolazione condivisa di automobili e biciclette, con il ricorso a piste ciclabili sicure sugli assi viari più pericolosi. Interventi che richiederanno tempo e risorse adeguate, quindi spalmabili su più anni.
I dati sullo smog continuano ad essere allarmanti . Per risolvere il gravissimo problema dell'inquinamento atmosferico -emergenza ambientale e soprattutto sanitaria che colpisce molte città italiane - servono risposte certe dalla politica. L'Unione Europea ha avviato una procedura di infrazione contro il nostro Paese a causa dell'elevato livello di polveri sottili e dell'insufficienza dei piani di risanamento dell'aria. E pensare che lo scorso mese di giugno il Parlamento aveva approvato all'unanimità una risoluzione che impegnava il Governo a un programma strutturale di interventi per combattere l'inquinamento atmosferico. Si chiedeva di avviare un piano straordinario per favorire il trasporto pubblico urbano e razionalizzare l'uso dell'auto privata, favorendo l'utilizzo di veicoli ecocompatibili, anche per i mezzi pubblici. Si prevedeva l'estensione delle aree pedonali e delle zone a traffico limitato. Nella risoluzione si voleva inoltre permettere ai Comuni di investire risorse escludendo dal patto di stabilità gli investimenti per la riduzione delle emissioni inquinanti. Infine si chiedeva di avviare un programma per rendere efficienti gli edifici pubblici, promuovendo il risparmio energetico attraverso l'aggiornamento dei regolamenti edilizi comunali e ottimizzando i consumi energetici per il riscaldamento privato e disponendo controlli sugli impianti termici civili. Ma di tutto questo il “Governo del fare” non ha fatto nulla. La risoluzione parlamentare è rimasta lettera morta. E intanto lo smog continua a essere una piaga che ogni anno, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, causa più di ottomila morti. Patologie causate dall'aria che respiriamo. Ecco perchè a Saronno abbiamo ritenuto di intervenire con provvedimenti che hanno interessato gli automobilisti ma anche le nostre case. Ecco perchè riteniamo di dover continuare ad investire su queste tematiche, gradualmente e coinvolgendo tutti i nostri concittadini.
Più attenzione poi alla pulizia della città con interventi anche di formazione ed educazione, invitando ad una assunzione di corresponsabilità i nostri concittadini e quanti qui vengono per il lavoro o lo studio, il divertimento o lo sport, per lo shopping o anche solo per il passeggio. Coinvolgendo l'Azienda Econord che si occupa della pulizia della città e proseguendo nella direzione già intrapresa con grandi risultati per la raccolta differenziata dei rifiuti.
Il Sindaco
Dott. Luciano Porro
http://www.comune.saronno.va.it/upload/saronno_ecm#...]