Dona Flor e i suoi due mariti
Articolo in: - Spettacolo
Saronno
Ufficio stampa del Teatro Giuditta Pasta 03/12/2010
Dona Flor: dalla penna di Amado al palco del Pasta (passando per il foyer)
Teatro Giuditta Pasta - Saronno
Venerdì 10 e sabato 11 dicembre 2010 - ore 21.00
Domenica 12 dicembre 2010 - ore 15.30 e ore 21.00
Dona Flor: dalla penna di Amado al palco del Pasta (passando per il foyer)
Teatro Giuditta Pasta - Saronno
Venerdì 10 e sabato 11 dicembre 2010 - ore 21.00
Domenica 12 dicembre 2010 - ore 15.30 e ore 21.00
Compagnia Mario Chiocchio presenta
CATERINA MURINO, PAOLO CALABRESI e MAX MALATESTA in
DONA FLOR E I SUOI DUE MARITI
liberamente tratto dal romanzo di JORGE AMADO
regia e drammaturgia di Emanuela Giordano
musiche originali eseguite dal vivo dalla Bubbez Orchestra
con Simonetta Cartia, Claudia Gusmano, Serena Mattace Raso, Laura Rovetti
Venerdì 10 dicembre - ore 18.00
presso il foyer del teatro
LA COMPAGNIA INCONTRA IL PUBBLICO
- possibilità di fare domande agli attori
- per i partecipanti biglietto speciale a euro 15 per la sera stessa e aperitivo a euro 3
presso il bar del teatro
Caterina Murino (scelta nel 2006 per l'ambito ruolo di Bond girl in Agente 007 Casino Royale), Paolo Calabresi e Max Malatesta incontreranno il pubblico saronnese nel foyer del teatro venerdì 10 dicembre alle ore 18.00, poco prima di debuttare sul palco del Pasta con "Dona Flor e i suoi due mariti".
Un'importante occasione per capire il lavoro che c'è dietro l'adattamento teatrale dell'omonimo romanzo di Jorge Amado, autore contemporaneo originario di Salvador de Bahia. Proprio la città sudamericana, solare e imprevedibile, è il teatro delle vicende di Dona Flor. La regista Emanuela Giordano ha scelto una trasposizione scenica evocativa, con proiezioni che sostituiscono i fondali e musica suonata dal vivo dalla Bubbez Orchestra. Lo spettacolo ha debuttato nella scorsa stagione convincendo pubblico e critica.
In questa trasposizione teatrale c'è tutto il cuore della vicenda, a partire dalla vedovanza di Dona Flor che perde (per stravizi) un marito mascalzone, giocatore ma focoso, che poi si risposa con un farmacista onesto e zelante ma noiosetto, e che raggiunge con la fantasia un appagamento carnale solo quando potrà spartirsi in un doppio ménage col consorte e col fantasma del suo primo uomo.
Durante le repliche di venerdì 10 e sabato 11 sarà presente la Libreria Pagina18 (via Verdi 18, Saronno): allestiranno nel foyer un banchetto con tutti i libri di Amado e altri testi legati alla tradizione brasiliana, acquistabili già al momento.
LA STORIA
Dona Flor, come molti sanno, è una dolce e pudica creatura bahiana che convola in prime nozze con un adorabile mascalzone, giocatore e sciupafemmine. Alla morte del primo marito, dopo un anno di sofferta vedovanza, si risposa con un affettuoso, devoto e morigerato farmacista.
Dona Flor scopre, nell'incanto di un luogo dove l'impossibile si palesa e si colora, che il desiderio può compiere prodigi inaspettati. Grande maestra di cucina, Dona Flor, natura onesta e schiva, scopre che il suo appetito d'amore non si può saziare con un solo marito, ce ne vogliono due. Per un idillio perfetto occorre mettere insieme il meglio di entrambi: onestà e premure da una parte, fantasia ed erotismo dall'altra, o come suggerirebbe James Hillman l'animo saturnino e quello mercuriale.
Lo spiritello vivace del primo amore si intrufolerà nel letto del secondo legittimo marito, regalando a Dona Flor l'illusione di una pienezza altrimenti irraggiungibile.
NOTE DI REGIA E DRAMMATURGIA
Il capolavoro di Amado sprigiona incandescente ilarità e poesia visionaria. Non è traducibile per intero sulla scena, tanti sono i personaggi che si affollano nelle case, per i vicoli del Pelorinho, quartiere popolare di Bahia, dove la vita si consuma tra la gente. La nostra trasposizione teatrale, fedele, crediamo, allo spirito dell'autore, immagina un luogo che abbiamo nella memoria.
Bahia, che ho conosciuto e amato enormemente, resta Bahia ma diventa anche una Genova, una Napoli, o una Palermo dei primissimi anni sessanta. Una città di mare, solare e segreta al tempo stesso, dove il quartiere è ancora teatro della vita. Morti, matrimoni, amori e tradimenti riguardano tutti, con una morbosa, affettuosa, indecente partecipazione di cui ora sentiamo, forse, la mancanza.
Dona Rosilda, madre di Dona Flor, nata con la vocazione di matrigna, dispotica "regina" piccolo borghese, nella sua protervia ha il compito di dire scomode (e comiche) verità che riguardano il matrimonio e le sue ragioni sociali. Alle tre amiche di Flor è affidato il compito di coro, regista e al tempo stesso spettatore della vicenda: Gisa, Dinora e Norma sono voci, consigli, chiacchiere, dicerie, calunnie, illazioni, riti magici, cordogli ed esultanze. Sono gli sguardi sfacciati che si impicciano senza pudore, per abitudine, quasi per obbligo, nella necessità di condividere nel bene o nel male la vita altrui. Vadinho e Teodoro, primo e secondo marito, non cadono nello stereotipo di una caratterizzazione forzata.
Di entrambi scopriremo debolezze e meraviglie che ce li renderanno umani e necessari, così come necessari sono alla loro devota moglie. Metteremo in scena il candore di Flor, la sua sprovveduta predisposizione all'amore senza calcolo, fino alla maturazione che, dopo la vedovanza e il secondo matrimonio, le consente di accettare uno spregiudicato e imprevedibile ménage a trois, raggiungendo l'appagamento e la completezza che tutti noi segretamente abbiamo sempre sognato.
Emanuela Giordano
NOTE MUSICALI
La musica composta per questa inedita versione teatrale di Dona Flor e i suoi due mariti nasce da una consolidata collaborazione artistica tra Massimo De Lorenzi, Ermanno Dodaro, Giovanna Famulari ed Emanuela Giordano.
Alla sesta esperienza in comune con Giovanna Famulari, alla quarta con la formazione Bubbez Orchestra, gusti e sensibilità comuni hanno dato vita a una narrazione musicale non di genere, non folklorica, costruita, evocata, e non esageriamo a dire "desiderata" con il piacere di lavorare insieme, di fare musica e teatro con gioia, senza condizionamenti. La musica di "Flor" è nata in un laboratorio aperto ai richiami, alle sollecitazioni, agli scherzi che note e parole, musica e drammaturgia possono scoprire insieme e reciprocamente regalarsi.
Ecco perché ci sentiamo di parlare, con tutta la modestia necessaria, ma anche con tutto l'entusiasmo che ci accomuna, di un piccolo esperimento di drammaturgia musicale e/o di musicalità della drammaturgia.
Le melodie sposano le seduzioni e il divertimento provocati dal racconto e viceversa. Il resto è lasciato alla suggestione del pubblico, alla magia di un momento, alla meravigliosa mutevolezza di un'emozione che soltanto la musica eseguita dal vivo (in stretta simbiosi con attori e cantanti) può regalarci, perché è quel piccolo spiraglio di imprevedibilità che ci lascia ogni sera la freschezza di una prima volta.
Bubbez Orchestra
BIGLIETTERIA
Intero € 25,00
Ridotto € 23,00
Orari:
mercoledì e sabato 11.00-17.00
giovedì e venerdì 15.00-18.00
per informazioni: 02.96.70.21.27
biglietteria on line - www.teatrogiudittapasta.it
Ufficio stampa teatro Giuditta Pasta
Via I maggio s.n.c. 21047 Saronno (VA)
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fax 02.96.70.20.09
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