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Chi erano gli squadristi in piazza venerdì 25 aprile?

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Articolo in: - Comunicati  

Saronno

Comitato Antifascista Saronnese 28/04/2014

Chi erano gli squadristi in piazza venerdì 25 aprile? Comitato Antifascista Saronnese
Il Comitato Antifascista Saronnese, composto da cittadine e cittadini che credono nei valori della Resistenza, ha partecipato, il 25 aprile 2014, alla commemorazione della giornata della Liberazione con uno striscione e volantini di critica alla maggioranza di governo della città per la concessione delle piazze centrali di Saronno ai fascisti di Forza Nuova. Con il nostro striscione, nuovamente, in piazza Caduti Saronnesi, ed una contestazione finale: le spalle girate al Sindaco di Saronno (non al suo omologo ospite di Feltre) durante il suo breve discorso.
 

Un corteo che si preannunciava per la prima volta tranquillo, dato che la Lega Nord aveva dichiarato la propria assenza con buon anticipo: anche questa una vittoria degli antifascisti.

Assenti, invece, la gran parte dei consiglieri comunali di maggioranza.
Quanto ai cosiddetti “antagonisti”, la loro presenza rumorosa e contestataria all’interno del corteo era stata ampiamente dagli stessi preannunciata in modo pubblico.

Perciò appariva da subito incomprensibile il poderoso schieramento di forze dell’ordine, tra decine di poliziotti in divisa ed in borghese (oltre a carabinieri e polizia locale), accompagnati da mezzi anche blindati.

Per tutto il corteo la polizia ci ha impedito di sfilare insieme al “corteo ufficiale”, frapponendosi tra il nostro striscione antifascista e il resto del corteo: nessuno degli organizzatori ha chiesto che la polizia ci facesse sfilare insieme agli altri antifascisti e che la polizia stesse regolarmente ai lati o in fondo al corteo!

Molto grave poi quanto successo all’arrivo del corteo in piazza Caduti Saronnesi: transenne che impedivano l’accesso alla piazza, mai viste in precedenza, e corteo (pieno di cittadini, comprese persone anziane e intere famiglie) incanalato verso via Carlo Porta, per i discorsi di rito prima del ritorno in piazza.

Ma qui avveniva l’impensabile: il cordone di poliziotti, collocatosi addirittura con un blindato nel mezzo del corteo, cominciava ad isolarne singole persone e a manganellarne diverse, a più riprese, senza che queste avessero mosso un dito nei confronti di qualcuno o qualcosa.
L’effetto: panico tra i cittadini, bambini spaventatissimi, numerosi cittadini democratici che hanno vivacemente contestato l’operato delle forze dell’ordine durante e dopo questo inquietante episodio.

Un video, che è nella nostra disponibilità, mostra chiaramente quanto accaduto ad una ragazza, che ha riportato ferite alla testa, poi pubblicamente mostrate ai presenti, durante il discorso di Aurelio Legnani, che ha introdotto la sua personale “mediazione” dicendosi solidale con le forze dell’ordine, che hanno occupato in assetto antisommossa il monumento ai Caduti Saronnesi del quale si chiedeva rispetto.
Dopo un tale assurdo comportamento degli uomini in divisa sarebbe potuto succedere di tutto: solo l’autocontrollo di tutti gli altri presenti ha consentito che non si andasse oltre la polemica verbale, che ci auguriamo possa continuare ad essere esercitata liberamente, non come ai tempi del fascismo.
Tutti i cittadini e le cittadine presenti che hanno visto possono trarre le loro conclusioni.

Il Comitato Antifascista Saronnese, da parte sua, a seguito di questi gravi avvenimenti, chiede:
 - un immediato accertamento delle responsabilità in merito alla gestione della piazza da parte degli organi competenti nei confronti della Polizia di Stato e della Polizia Locale;
 - l’accertamento dell’identità (oggi ancora difficile per la mancanza di un codice identificativo per ogni agente: siamo tra i pochi Paesi non dittatoriali a non disporne) degli agenti che avessero abusato della loro funzione, come ampiamente documentabile;
 - in caso di accertate violazioni, l’immediata presa di provvedimenti, da parte della Prefettura e degli altri organismi preposti, nei confronti del Questore di Varese, del Comandante della Polizia Locale di Saronno e di quanti altri responsabili dell’ordine pubblico coinvolti.

Dal punto di vista strettamente politico, il Comitato Antifascista Saronnese esprime sdegno per le dichiarazioni della maggioranza di centrosinistra del Comune di Saronno, che ha oggi definito “squadriste” le stesse persone che ieri sono state solamente vittime della violenza delle forze dell’ordine, che vorremmo pensare essere frutto di incapacità gestionale e non di una preordinata volontà di colpire alcuni soggetti. O, ancora peggio, della paura che genera mostri.

Durante il fascismo gli squadristi, infatti, erano manipoli di persone armate per lo più di manganello, che si accanivano contro oppositori politici inermi. Ieri, i comportamenti simili a questi, li abbiamo visti in persone con la divisa blu. Dovremo chiedere di tener fuori anche loro, oltre a Forza Nuova, dalle piazze di Saronno?

Comitato Antifascista Saronnese, 26 aprile 2014

 

 

 

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