Attenzione alla farfalla 'divora piante'!
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Comune di Lainate 31/05/2011

Attenzione all'Euprottide. E' questo l'appello lanciato dall'Ufficio Ecologia e Ambiente del Comune di Lainate che mette in guardia i cittadini dall'insetto letale per molte piante. A farne le spese sono soprattutto specie come la quercia, l'olmo, il carpino, il tiglio, il salice, il castagno, il faggio, l'acero, il pioppo, la robinia, varie piante arbustive spontanee, quasi tutti i più comuni alberi da frutto e anche di latifoglie ornamentali, delle cui foglie si nutrono le larve dell'Euprottide, una farfalla ampiamente diffusa in Italia.

Le femmine depongono le uova dalle quali nascono, alla fine di luglio, delle larve nere che vivono in gruppi ed incominciano ad erodere la parte superiore delle foglie. Le foglie si arrossano poi si accartocciano e si seccano. In autunno le larve, che hanno ora peli dorati, legano alcune foglie con fili sericei e le ricoprono con una seta bianca, creando in questo modo il nido, di forma ovoidale, lungo 5-15 cm. Esso si trova di solito nella parte più alta della chioma. In marzo-aprile le larve riprendono a nutrirsi, perdono l’istinto gregario, si disperdono tra le foglie e non tornano più al nido. Ai primi di giugno si trasformano in crisalidi sulle piante (rami e tronco) e/o tra i detriti alla superficie del suolo.
Come scoprire la sua presenza?
L’Euprottide può essere rilevata alla fine dell’estate dell’anno precedente l’attacco, osservando le punte delle chiome: se sono arrossate significa che sono attive le larve giovani. Durante l’inverno, quando le piante sono spoglie, si può osservare la presenza e la consistenza della popolazione valutando il numero e la dimensione dei nidi che persistono sugli alberi anche 2 o 3 anni. Le larve mature si riconoscono perché sono lunghe 30-40 mm, sono nere screziate di giallo con ciuffi di peli e hanno sul dorso due viscosi tubercoli rosso-arancione.
PROBLEMI SANITARI (per l’uomo e per gli animali domestici)
Si viene a contatto con i peli urticanti se:
• Si sosta sotto o nelle vicinanze di alberi o arbusti infestati
• Si toccano i nidi o le larve;
• Si effettuano lavori che causano la diffusione degli stessi nell’ambiente (rastrellare foglie, falciare l’erba);
• Si toccano o si lavorano rami che hanno ospitato le larve.
SINTOMI:
• In caso di contatto con la pelle appare una dolorosa eruzione cutanea con forte prurito. Il sudore e lo sfregamento dei vestiti facilitano la dispersione dei peli;
• In caso di inalazione i peli urticanti irritano le vie respiratorie. Di qui starnuti, mal di gola, difficoltà a deglutire ed eventualmente broncospasmo.
Di qui l’invito agli Amministratori degli stabili e ai proprietari di aree verdi private ad eseguire controlli nelle zone di competenza. Il Personale Tecnico Disinfettore Specializzato della Asl è a disposizione per effettuare gli interventi di disinfestazione nei confronti dell’Euprottide con oneri a carico dei proprietari degli immobili, dei terreni o di coloro che ne hanno la effettiva disponibilità.
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