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ANPI Saronno - Festa del tesseramento

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Articolo in: - Associazioni  

Saronno

Claudio Castiglioni 08/12/2010

ANPI Saronno - Festa del tesseramento Claudio Castiglioni

Sabato 11 dicembre presso la Casa del Partigiano in via Maestri del Lavoro, 2 - Saronno, con i soci e simpatizzanti di ANPI Saronno, oltre ai tradizionali scambi di auguri natalizi, si è pensato di condividere più momenti ricreativi e di riscoperta "dello stare insieme".

 

Il programma prevede:
ore 15,30 - Castagnata e "Vin Brulè"
ore 17,30 - animazione di danze provenienti da tutto il mondo con l'associazione "PENSIERI DI VELLUTO";
ore 20,00 - Cena Partigiana: - Pasta e Fagioli;
ore 21,30 - Un momento Musicale, in collaborazione con il Circolo Culturale I BRIGANTI e "SOLI SOCIALI" con i gruppi saronnesi : "EDERE" e i "DOPPIE VITI".

All'interno della festa, sarà allestito un tavolino dove si raccoglieranno le iscrizioni ANPI 2011

Per informazioni e prenotazione alla cena: Salvatore 334 3294787 - Diego 346 0814064

«L'ANPI e con essa tutte le associazioni e gli enti culturali che si richiamano alla Resistenza possono svolgere, sono chiamati a svolgere, una funzione fondamentale che concerne l'essenza stessa dell'identità politica ed etica della nostra comunità nazionale. Questa identità, che è concretamente definita dai risultati a cui riuscì ad approdare la Resistenza, è quella che definirei l'eredità preziosa del 25 aprile. Si tratta essenzialmente della trasformazione del nostro Paese da monarchia a repubblica e dell'elaborazione e approvazione a larga maggioranza della Costituzione, fondamento assoluto di quella nuova identità. Non è stata però una conquista definitiva, perché il fascismo non è stato una malattia transitoria della nostra nazione ma ne ha permeato profondamente la storia. Mi piace, a questo proposito, ricordare la definizione di Gobetti del fascismo come "autobiografia della nazione". Voglio con questa espressione riferirmi alle arretratezze, alle ingiustizie di carattere sociale e alle forme di potere autoritarie, presenti nella storia del nostro Paese, che nel fascismo hanno trovato una sublimazione e delle quali è possibile riscontrare una continuità di caratteri anche successivamente al grande risultato del 25 aprile".

«L'instaurazione della democrazia è stata molto difficile e molto sofferta, come lo dimostra anche la fase attuale. Se ci fossero state le condizioni per un'autentica democrazia condivisa da tutte le forze politiche, l'antifascismo avrebbe potuto essere relegato tra i ricordi, ma siccome non è stato così, l'antifascismo è stato sempre vigile, e l'ANPI con esso: dalle giornate di Genova del giugno 1960, alle stragi di piazza Fontana e di piazza della Loggia, a quelle del treno Italicus e della stazione di Bologna, e ai tentativi di colpo di Stato come quello del generale De Lorenzo. Nella fase attuale le spie d'allarme, sebbene sotto altre forme, sono presenti, e quello dell'ANPI è un ruolo che deve appartenere a più generazioni»

Raimondo Ricci, Presidente nazionale dell'ANPI

 

 

  http://www.anpi.it/#...]

 

Dallo statuto dell'ANPI:

Articolo 2
L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia ha lo scopo di:
- a) riunire in associazione tutti coloro che hanno partecipato con azione personale diretta, alla guerra partigiana contro il nazifascismo, per la liberazione d'Italia, e tutti coloro che, lottando contro i nazifascisti, hanno contribuito a ridare al nostro paese la libertà e a favorire un regime di democrazia, al fine di impedire il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e di assolutismo;
- b) valorizzare in campo nazionale ed internazionale il contributo effettivo portato alla causa della libertà dall'azione dei partigiani e degli antifascisti, glorificare i Caduti e perpetuarne la memoria;
- c) far valere e difendere il diritto acquisito dei partigiani di partecipare allo sviluppo morale e materiale del Paese;
- d) tutelare l'onore e il nome partigiano contro ogni forma di vilipendio o di speculazione;
- e) mantenere vincoli di fratellanza tra partigiani italiani e partigiani di altri paesi;
- f) adottare forme di assistenza atte a recare aiuti materiali e morali ai soci, alle famiglie dei Caduti e di coloro che hanno sofferto nella lotta contro il fascismo;
- g) promuovere studi intesi a mettere in rilievo l'importanza della guerra partigiana ai fini del riscatto del Paese dalla servitù tedesca e delle riconquiste della libertà;
- h) promuovere eventuali iniziative di lavoro, educazione e qualificazione professionale, che si propongano fini di progresso democratico della società;
- i) battersi affinché i princìpi informatori della Guerra di Liberazione divengano elementi essenziali nella formazione delle giovani generazioni;
- l) concorrere alla piena attuazione, nelle leggi e nel costume, della Costituzione Italiana, frutto della Guerra di Liberazione, in assoluta fedeltà allo spirito che ne ha dettato gli articoli;
- m)dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione.

Articolo 23
Possono essere ammessi come soci con diritto al voto, qualora ne facciano domanda scritta:
- a) coloro che hanno avuto il riconoscimento della qualifica di partigiano o patriota o di benemerito dalle competenti commissioni;
- b) coloro che nelle formazioni delle Forze Armate hanno combattuto contro i tedeschi dopo l'armistizio;
- c) coloro che, durante la Guerra di Liberazione siano stati incarcerati o deportati per attività politiche o per motivi razziali o perché militari internati e che non abbiano aderito alla Repubblica Sociale Italiana o a formazioni armate tedesche.
Possono altresì essere ammessi come soci con diritto al voto, qualora ne facciano domanda scritta, coloro che, condividendo il patrimonio ideale, i valori e le finalità dell'A. N.P.I., intendono contribuire, in qualità di antifascisti, ai sensi dell'art. 2, lettera b), del presente Statuto, con il proprio impegno concreto alla realizzazione e alla continuità nel tempo degli scopi associativi, con il fine di conservare, tutelare e diffondere la conoscenza delle vicende e dei valori che la Resistenza, con la lotta e con l'impegno civile e democratico, ha consegnato alle nuove generazioni, come elemento fondante della Repubblica, della Costituzione e della Unione Europea e come patrimonio essenziale della memoria del Paese.

 

 

 

 

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