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"La strana coppia al femminile" - I Fuoriscena sul palco per la LILT

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Articolo in: - Spettacolo  

Saronno

Compagnia FuoriScena 13/02/2012

"La strana coppia al femminile" - I Fuoriscena sul palco per la LILT Compagnia FuoriScena

I FuoriScena, giovane compagnia teatrale saronnese, si esibirà questo sabato al teatro della Regina Pacis (Saronno) in "LA STRANA COPPIA al femminile" (spettacolo già messo in scena a ottobre in un teatro Giuditta Pasta tutto esaurito). L'intero incasso sarà devoluto a sostegno delle cure palliative e terapie del dolore domiciliari prestate dalla LILT. L'iniziativa è stata organizzata e promossa da Com.pa (Comitato parenti del malato oncologico).

 

Sabato 18 febbraio - ore 21.00
Teatro Regina Pacis
via Roma 119 - Saronno
LA STRANA COPPIA
al femminile

libero adattamento (molto libero)
da Neil Simon

con Ivana Basaric, Guido Bernasconi, Marco Fontana, Lucia Ganzer, Francesca Leardini, Matteo Montani, Giorgia Rigotti, Silvia Sozzi

regia di Guido Bernasconi, Giorgia Rigotti e Marco Monzini


Vi siete mai chiesti perché il verbo recitare in inglese e in francese è tradotto come “giocare”? To play, jouer...
Noi la risposta non la sappiamo però abbiamo scelto un testo semplice, forse un po’ frivolo e abbiamo deciso di metterlo in scena “giocandolo”, dando vita a personaggi bizzarri che non sono poi così distanti dalla realtà.
Nessun messaggio culturale, politico o sociale. La nostra unica pretesa? Divertirci e magari divertirvi per ricordare a tutti noi che l’IVA al 21% sulla risata non c’è.

http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile-ak-snc4/161426_1253993277_865676244_n.jpgGiocare a Trivial è solo una scusa per riuscire a trovarsi, ogni settimana, a casa di Olivia, per spettegolare tra amiche di gossip, di uomini, di sogni e… ancora di uomini.

Fiorenza, la perfetta donna di casa, moglie e madre impeccabile, ma piena di nevrosi, viene lasciata dal marito.

Olivia, divorziata, single incallita, disincantata e disordinata, decide di accoglierla in casa sua.

Il cocktail tra i due caratteri sarà esplosivo e comico.
Sei personalità di­fferenti e singolarmente insopportabili, ma che una volta insieme si mescolano nel giusto equilibrio di un'amicizia sincera.

intero € 8,00 - ridotto € 5,00

PREVENDITE PRESSO:
"Libreria Palomar" via P.Monti 15 - Saronno
"Pauletto Severino" via Parini 160 - Saronno
Per informazioni: compagniafuoriscena@yahoo.it

Il progetto com.pa -comitato parenti del malato oncologico- nasce alla fine di Ottobre 2010 per desiderio dei familiari che hanno quotidianamente assistito i propri cari nella fase terminale della malattia, grazie al supporto prestato al domicilio dall’equipe L.I.L.T. di Saronno.

Il logo adottato è un bruco che diventa farfalla (il sogno del bruco), l’immagine ispira diverse interpretazioni, può rappresentare la famiglia che coesa affronta il dramma della malattia trasformando la sofferenza in gesti di amore e di cura; il bruco potrebbe essere il familiare che reagisce al pensiero di perdere un affetto pensando al proprio dolore, non è ancora passato attraverso un’esperienza che finirà per impreziosire la sua esistenza; può simboleggiare anche l’ultimo battito del cuore che si trasforma in battito d’ali; ritrae il momento della riconsegna della vita terrena, insomma tanti, tanti altri significati ancora…

Accanto al logo c’è un pensiero “…comunque vivo” è la sintesi del primo scopo del comitato, quello di affermare la visione della malattia allo stadio terminale come fase che appartiene ancora strettamente e pienamente alla vita, in cui deve essere garantito alla persona ammalata il diritto di salvaguardare dai segni della malattia la dignità della propria persona, di continuare ad esprimere le proprie convinzioni e visione delle cose, preservare le relazioni affettive e sociali e di continuare a fare tutto questo nella propria casa, restando fuori dall’ambiente coartato dell’ospedale che in assoluto non è il luogo adatto per prepararsi al momento unico che è il distacco dal mondo.

La somministrazione delle cure palliative domiciliari gioca un ruolo fondamentale nel rendere possibile tutto questo, perché favoriscono la permanenza dell’ammalato presso il domicilio, mirano alla tutela della persona in difficoltà e della propria famiglia, al controllo dei sintomi e del dolore, portano sollievo dalla sofferenza fisica ed interiore, tutelano la qualità della vita e della morte, infine, continuano ad offrire ai familiari supporto nel momento successivo del lutto.

Un altro obiettivo che si propone il comitato è proprio quello di accrescere la cultura e la conoscenza sui contenuti di questi trattamenti, abbattendo i falsi stereotipi, ancora troppo diffusi nel contesto sociale, che confondono le cure palliative con eutanasia, accanimento terapeutico e che, infine,  li considerano trattamenti che accelerano repentinamente la morte; sono, al contrario, trattamenti volti a considerare il malato terminale non un morente, ma persona che sta vivendo, in qualunque condizione di trovi.

Il comitato è, inoltre, impegnato a valorizzare l’opera prestata dall’equipe L.I.L.T. di Saronno, che si compone di due terapisti del dolore specialisti in cure palliative, un psiconcologo e due infermieri, operativa da Maggio 2008 nei comuni di Turate, Cislago, Gerenzano, Uboldo, Origgio, Caronno, Saronno.

Nel nostro contesto territoriale, purtroppo, quando la malattia entra nella fase terminale ed il paziente viene dimesso con prognosi infausta, l’assistenza anziché intensificarsi diventa più debole e l’esistenza del servizio così prezioso che questa equipe offre gratuitamente al malato ed alla sua famiglia al suo domicilio è un’informazione sottaciuta.

Il comitato cerca di farsi veicolo di comunicazione di tutte queste informazioni attraverso l’organizzazione di eventi, come quello dello spettacolo teatrale, perché la condizione di coloro che hanno poco tempo innanzi a sé non può più essere una realtà negata che riguarda soltanto la realtà medico/ospedaliera o la cerchia dei familiari della persona in stato di bisogno, al contrario, riguarda l’intera comunità, che voglia affermarsi moderna e civile o che auspichi di potersi definire tale.

 

 

 

 

 

 

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