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"In gioco sul serio" dall'8 ottobre lo sport in mostra a Saronno

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Articolo in: - Comunicati   - Sport  

Saronno

CDO Saronno 05/10/2010

"In gioco sul serio" dall'8 ottobre lo sport in mostra a Saronno CDO Saronno

Si è tenuta stamani (5.10.2010), presso la sede della Compagnia delle Opere di Saronno, la conferenza stampa di presentazione della mostra "In gioco sul serio / L'avventura dello sport", evento multimediale che ha già avuto un ottimo seguito e favorevoli riscontri al Meeting per l'amicizia fra i popoli di Rimini.
Esposta presso le Sale Bovindo e del Camino di Villa Gianetti a Saronno, la mostra è realizzata con il contributo delle società NUOVA AREA SPORT, ARCO CONTRACT, I.S.I., GALLI CLAUDIO & C., REGANO, VANZULLI AUTO e con il patrocinio del Comune di Saronno.

 

Saronno, 5 ottobre 2010

La conferenza stampa di presentazione dell'evento è servita ad illustrare il percorso espositivo che ospiterà quarantuno grandi pannelli che propongono, con testi ed immagini, quelli che sono i reali valori dell'attività sportiva.
Lo sport, dai primi anni del '900, sarà proposto anche con rari video che ci aiuteranno a confrontare gli atleti e gli appassionati di quel periodo con i divi sportivi e le folle di tifosi di oggi.
Grande spazio sarà riservato al tema del gioco di squadra, evoluzione della competizione individuale nel quale tutti devono essere a servizio del gruppo, anche a costo di sacrificare i propri individualismi.

Compagnia delle Opere Saronno intende, con questa mostra, coinvolgere tutti coloro che sono in contatto con il mondo sportivo, le società e le associazioni sportive del territorio, i tecnici gli atleti e i dirigenti, ma uno sguardo particolare sarà rivolto alle famiglie che sono a tutti gli effetti i primi e principali riferimenti per la formazione e l'educazione della persona soprattutto nell'età della crescita.

La Mostra si chiuderà con un incontro presso il Cinema Silvio Pellico cui parteciperà anche il presidente di CDO Sport, Marco Platania e che sarà un'ulteriore occasione di riflessione ed approfondimento.

F.M.

http://www.saronnopiu.com/immagini/pagine/video.gifIl video della conferenza stampa su Pierodasaronno.eu

 

 

  http://www.cdosaronno.it/#...]

 

COMUNICATO STAMPA


Dal 8 al 15 ottobre 2010, Compagnia delle Opere Saronno in collaborazione con l'associazione Astra, propone un'interessante mostra multimediale che ha fatto registrare migliaia di visitatori al Meeting per l'amicizia fra i Popoli di Rimini

In gioco sul serio
L'avventura dello sport


Esposta presso le Sale Bovindo e del Camino di Villa Gianetti a Saronno, la mostra è realizzata con il contributo delle società NUOVA AREA SPORT, ARCO CONTRACT, I.S.I., GALLI CLAUDIO & C., REGANO, VANZULLI AUTO e con il patrocinio del Comune di Saronno.

Saronno, 30 settembre 2010

"L'unica speranza per il mondo dello sport sono delle persone che siano un 'io' cambiato. Insistiamo, con tutti ai diversi livelli, sullo stesso pezzo fantastico di realtà che è lo sport".

Queste le parole di Marco Platania presidente di CDO Sport e curatore della mostra che Compagnia delle Opere Saronno in collaborazione con l'associazione Astra, hanno deciso di portare a Saronno come interessante e qualificata occasione di cultura, giudizio e confronto.

"In gioco sul serio - l'avventura dello sport ", questo il titolo della mostra che sarà possibile visitare dal 8 al 15 ottobre 2010 presso la Sala Bovindo in villa Gianetti a Saronno.

L'enorme forza dello sport moderno sta nell'essersi saputo accreditare nella mentalità comune come fenomeno positivo. Ma lì sta anche la sua debolezza, perché i sempre più gravi problemi che lo travagliano non riescono ad essere seriamente affrontati. Il mondo sportivo si contorce nel tentativo di espellere dal suo corpo, sano per definizione, i virus di doping, calciopoli, bilanci truccati, atleti drogati di vittorie e di soldi, e via degenerando. Ma il senso di incapacità ed impotenza è evidente. Dietro mura che ostentano immagini di passione, gloria, salute, amicizia, lo sport coltiva una concezione autarchica di sé, che pretende di porsi fuori dalla storia e i suoi drammi, libera da vincoli di appartenenza che non siano i suoi propri. Ma non è così. Non si può pensare lo sport "a prescindere", pena cadere nelle mani del potere egemone. Come in effetti accade. Come ogni fenomeno umano lo sport riflette un punto di vista, una concezione della realtà che in esso si esplicita nel modo di affrontare gli elementi che lo compongono: corpo, gioco, lotta. La mostra propone una precisa, ben definita concezione di questi ed illustra le conseguenze che sull'umano si vengono a determinare se lo sport viene usato come strumento educativo in funzione della crescita totale della persona.

Bellezza, passione, sacrificio, appartenenza, autorità, disciplina, senso del limite, lealtà prendono corpo solo in un clima che afferma che il corpo, il gioco e la lotta sono straordinarie occasioni per far scoprire l'io a se stesso, la stoffa di cui è fatto, esaltare la persona nella sua unicità ed autenticità. Non sono valori dello sport in sé. Molte realtà sportive infatti ne documentano di diversi ed anche opposti, che prendono il nome di arrivismo, superficialità, prepotenza, presunzione, successo ad ogni costo, frode ed inganno. Tutto dipende dal contesto,. dall'identità culturale. Due esempi storici lo documentano chiaramente: i giochi sacri della Grecia classica e la nascita dello sport moderno nel XIX secolo. L'esaltante epopea delle antiche Olimpiadi si inserisce perfettamente, anzi concorre in modo determinate, allo splendore della civiltà ellenica. Fidia, Socrate e Leonida non sono altro rispetto ai sacri concorsi sotto il tempio di Zeus. Lo stesso ethos li animava, il medesimo che spingeva a ritrovarsi ad Olimpia, movendo dalle più remote sponde del Mediterraneo, quel popolo diviso e rissoso che però sapeva sospendere anche le guerre per riaffermare la sua identità. Un'identità culturale forte ed unitaria, che non è rintracciabile nell'Europa del XIX secolo, dove la genialità degli educatori dei college anglosassoni si giustappone alla onirica visione tardoromantica del barone De Cobertin. Le reinventate Olimpiadi, simbolo e sintesi dello sport moderno, non possono non risentire delle tensioni che percorrono la civiltà occidentale e che sfoceranno nei drammi del Novecento. Lo sport non ha in sé la forza di cementare ciò che è all'origine diviso. I filmati di esaltanti pagine sportive nonché gli inediti reperti cinematografici del primo Novecento e le grandi immagini di un fotografo di sport che sa coglierne l'invisibile fascino, non hanno lo scopo di provocare sentimentalmente il visitatore, bensì di aiutarlo in un percorso critico, realmente appassionato perché ragionevole.


La mostra è composta da 41 pannelli di alluminio.
N° 38 pannelli 100x70 cm. Orizzontali.
N° 3 pannelli 70x100 cm. Verticali.

 

 

 

 

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